Area lavoro sociale

I percorsi sviluppano le competenze per la gestione del lavoro di cura, la relazione educativa, l’umanizzazione delle cure, l’approccio multidisciplinare ai bisogni delle persone accolte nei servizi socioeducativi e socioassistenziali per imprese cooperative ed enti del Terzo Settore.

I percorsi formativi disponibili sono:
- La gestione dell’emotività nella disabilità
- Qualità vita e condizioni di sostenibilità post-covid nelle comunità psichiatriche e residenzialità per cittadini con disabilità
- La relazione con il bambino autistico
- Progettare e gestire l'accoglienza per minori stranieri non accompagnati
- L'analisi del comportamento: aspetti teorico-metodologici e applicazioni al disturbo
- La presa incarico delle persone disabili
- Le prassi educative nei servizi per minori (0-6 anni)

Partecipanti

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Percorso formativo
1.500,00 €
Tasse escluse
N° Partecipanti:

I percorsi formativi dell' area lavoro sociale sviluppano le competenze per la gestione del lavoro di cura, la relazione educativa, l’umanizzazione delle cure, l’approccio multidisciplinare ai bisogni delle persone accolte nei servizi socioeducativi e socioassistenziali in particolare per imprese cooperative e per gli altri enti del Terzo Settore.

I percorsi formativi disponibili sono:





LA GESTIONE DELL’EMOTIVITÀ NELLA DISABILITÀ

DESTINATARI

Sono potenziali destinatari del percorso formativo le figure professionali che lavorano presso strutture residenziali e semi residenziali per disabili sia minori che adulti: RSD, CDD, CSE, SFA, CSS, strutture sperimentali in accreditamento con Regione Lombardia, nonché i servizi domiciliari SADH.

OBIETTIVI e FINALITÀ

La finalità generale dell’intervento formativo è quella di sostenere il lavoro di cura con la disabilità che supera la mera assistenza e si sposta sull’idea del prendersi cura. Ciò significa rispondere ai bisogni delle persone disabili di essere riconosciute come adulti anche se con limiti e fragilità maggiori.

Il corso di prefigge inoltre, di cercare di prevenire, comprendere e gestire il comportamento aggressivo al fine di ridurlo progressivamente, sostituendolo con comportamenti più adeguati.

L’intervento formativo, nello specifico, si prefigge il raggiungimento dei seguenti obiettivi:

  • individuare nell’approccio educativo gli strumenti comunicativi più adeguati per gestire la relazione con l’utente
  • prevenire comportamenti disfunzionali allo sviluppo e al mantenimento della personalità di ciascuno
  • riconoscere e definire l’aggressività e le sue manifestazioni
  • riconoscere e definire gli eventi sentinella per prevenire gli agiti
  • affrontare l’aggressione (anche fisica) in maniera corretta

CONTENUTI

I contenuti sono:

modulo 1 DEFINIZIONI

  • approfondimenti specifici sui percorsi di crescita della persona a sviluppo normale e della persona con disabilità

modulo 2 LA COMUNICAZIONE CON LA PERSONA DISABILE

  • condivisione di linguaggi comuni
  • condivisione di strumenti per l’ascolto efficace dei messaggi verbali e non-verbali 
  • condivisione di strumenti teorici e metodologici per costruire relazioni d’aiuto significative

modulo 3 AFFETTIVITÀ E AGGRESSIVITÀ

  • la gestione dell’affettività con gli adulti disabili
  • definizione di aggressività e modelli di approccio
  • auto – etero aggressività
  • aggressività nelle principali patologie psichiatriche e con ritardo mentale
  • strategie per gestire l’aggressività





LA QUALITÀ DELLA VITA E LE CONDIZIONI DI SOSTENIBILITÀ POST -COVID NELLE COMUNITÀ PSICHIATRICHE E RESIDENZIALITÀ PER CITTADINI CON DISABILITÀ

DESTINATARI

Nelle attività formative verranno coinvolte gli operatori che si occupano di interventi con le famiglie di provenienza di soggetti disabili gravi, secondo due modalità, interventi educativi e riabilitativi, con percorsi di cura della propria persona e cura dell'ambiente di vita attraverso la partecipazione alle attività quotidiane della Comunità. Con questo progetto formativo ci si attende un miglioramento dell’efficacia degli operatori coinvolti, una maggiore autonomia e capacità decisionale nel processo di presa in carico dell’utenza, anche di difficile trattamento.

OBIETTIVI e FINALITÀ

L’obiettivo principale dell’intervento formativo è quello di trasmettere, attraverso la qualità delle relazioni, la percezione agli utenti di essere accettati, capiti, accolti ed aiutati nella propria condizione, in primis come persone.

L’intervento formativo, nello specifico, si prefigge il raggiungimento dei seguenti obiettivi:

  • ridefinire, alla luce delle misure adottate per prevenire il contagio da Covid-19, l’approccio alle persone con patologie psichiatriche e disabilità
  • promuovere nell'operatore la capacità di autovalutazione e la motivazione
  • migliorare le competenze comunicative nell'ottica dello sviluppo delle capacità assertive
  • sviluppare una comunicazione armonica fra le varie parti coinvolte nell'ottica di rispondere in modo ottimale ai bisogni dell'ospite

CONTENUTI

Ai fini del raggiungimento dell’obiettivo l’attività formativa si articola in 2 moduli didattici 

1. Il costrutto di Qualità della Vita e l’applicazione ai servizi per la disabilità grave ed i disturbi del neurosviluppo 

  • QDV e i servizi per la disabilità
  • Accompagnamento all’età adulta
  • Sostegni e opportunità nel ciclo di vita

2. Strumenti per una corretta programmazione degli interventi abilitativi 

  • il cittadino con patologie psichiatriche e disabilità alla prova del Covid 19 
  • gli operatori delle comunità per cittadini con patologie psichiatriche e disabilità alla prova del Covid 19 
  • la relazione con il cittadino con disabilità alla prova del Covid 19 
  • acuzie sintomatiche e l'evolversi del quadro clinico 
  • la mancanza delle relazioni esterne, come sopperire all'assenza di contatti con l'extra comunità residenziale 
  • la gestione dei conflitti tra ospiti delle comunità residenziali 
  • quali prospettive ed occasioni oltre la crisi, a partire dalla situazione generatasi 
  • il burn out degli operatori ai tempi del Covid 19





LA RELAZIONE CON IL BAMBINO AUTISTICO

DESTINATARI

I profili professionali interessati nell'attività formativa sono: educatori che svolgono attività educative previste. Tali figure ruotano in servizi che prevedono l'erogazione di percorsi di intervento per sindrome autistica e disturbi generalizzati dello sviluppo, interventi per dsa, adhd, sostegno per difficoltà dell’apprendimento, iperattività o disattenzione, consulenze psicologiche, logopedia, psicomotricità, neuropsichiatria infantile.

OBIETTIVI e FINALITÀ

La finalità generale è quella di fornire una cornice teorica di approfondimento fornendo strumenti di osservazione specifici che possono agevolare il personale nella lettura di segnali da riconoscere e fornire strumenti pratici ed operativi per la gestione dell’autismo nel bambino piccolo. 

L’intervento formativo, nello specifico, si prefigge il raggiungimento dei seguenti obiettivi:

  1. Alimentare la motivazione del personale e la crescita professionale continua 
  2. Promuovere il lavoro di gruppo incentivando la condivisione della pratica educativa quotidiana
  3. Approfondire il quadro teorico sul tema dell’autismo
  4. Dotare gli educatori degli strumenti pratici ed operativi per riconoscere e gestire disturbi dello spettro autistico

CONTENUTI

Favorire l’integrazione sociale e scolastica dell’allievo con disturbo autistico è un obiettivo sicuramente complesso, ma nello stesso tempo irrinunciabile. L'Analisi Comportamentale si basa sulla misurazione e valutazione oggettiva del comportamento di un individuo e propone interventi tesi a migliorare comportamenti socialmente significativi come abilità scolastiche, sociali, comunicative e adattive. 

Nello specifico l’attività formativa prevede quindi i seguenti contenuti:

  • Storia dell’autismo, cambiamenti diagnostici
  • Cosa sappiamo oggi dell’autismo? Aspetti neuroscientifici, neurofisiologici, neurobiologici
  • Note di genetica
  • Modelli esplicativi dell’autismo: deficit della coerenza centrale, deficit delle funzioni esecutive, teoria della mente enattiva, teoria del deficit interpersonale, deficit della Teoria della mente
  • Differenziare teoria della mente da funzione riflessiva, mentalizzazione, empatia
  • Teoria della mente, memoria autobiografica e mental time travel: relazioni tra lo sviluppo del Sé, delle memorie autobiografiche e delle relazioni interpersonali e dei comportamenti sociali.
  • Lo sviluppo delle prime abilità sociali: intersoggettività primaria e secondaria, l’attenzione condivisa, il gioco, la cooperazione, la prosocialità, il riferimento sociale, l’apprendimento sociale, la capacità di narrazione
  • La comunicazione sociale 
  • La teoria della mente
  • Le inferenze
  • Le abilità sociali





PROGETTARE E GESTIRE L’ACCOGLIENZA PER MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI

DESTINATARI

Coordinatori, educatori professionali, animatori di comunità, psicologi, sociologi, mediatori culturali, di servizi per minori stranieri non accompagnati, nonché educatori che lavorano nel sistema della formazione e dell’istruzione primaria e secondaria. Sono destinatari potenziali quindi tutti coloro che già all’intero delle comunità educative per minori non accompagnati svolgono le mansioni di educatore, mediatore linguistico, psicologo, sociologo e sono in grado di attuare interventi educativi dopo la fase di accoglienza improntata su di un rapporto empatico-affettivo.

OBIETTIVI e FINALITÀ

Gli obiettivi specifici dell’intervento formativo sono i seguenti:

  • Comprendere ed espletare le procedure di richiesta del permesso di soggiorno
  • Approfondire gli aspetti di protezione internazionale e garantire l’orientamento e l’accompagnamento nelle diverse fasi della procedura
  • Fare acquisire ai partecipanti nuove conoscenze e abilità atte a coordinare le équipe di operatori dei servizi per minori e ad attivare reti collaborative multidisciplinari
  • Costruire aree di relazione su cui fondare il lavoro degli operatori impiegati nel progetto

CONTENUTI

I contenuti dell’attività formativa sono: articolati in 3 moduli formativi.

1. ASPETTI GIURIDICO-LEGALI PER LA PRESA IN CARICO DI MSNA – 24 ORE

  • Percorsi per l’ottenimento del permesso di soggiorno: domanda di asilo, PDS affido o minore età, PDS per affidamento, richiesta del Passaporto, conversione al compimento della maggiore età, richiesta Prosieguo Amministrativo
  • Diritti del MSNA: iscrizione anagrafica, accesso ai Servizi Sanitari, diritto all’istruzione ed alla formazione, diritto all’unità familiare (ricongiungimento familiare), diritto al lavoro

2. OPERARE NEI PERCORSI DI ACCOGLIENZA MSNA – 8 ORE

  • Gestire lo stress, il senso del limite e prevenire il conflitto in un progetto di accoglienza: la corretta modalità nella relazione di aiuto individuale e nel lavoro comunitario
  • La corretta gestione del ritmo e del lavoro della proposta progettuale: un’adeguata modalità di lavoro nella relazione d’aiuto individuale e nel lavoro comunitario
  • Laboratorio esperienziale: ideare, pianificare e strutturare l’erogazione dei servizi e delle attività rivolte al singolo e alla comunità

3. LA SFIDA DEI 18 ANNI – 8 ORE

  • Empowerment delle autonomie abitative
  • Empowerment delle capacità occupazionali
  • Case studies di successo e condivisione di buone prassi





L'ANALISI DEL COMPORTAMENTO: ASPETTI TEORICO-METODOLOGICI E APPLICAZIONI AL DISTURBO

DESTINATARI

Psicologi (esperti nel metodo ABA) che accompagnano e svolgono una supervisione funzionale agli operatori e alle famiglie; educatori che svolgono attività educative previste nella programmazione ABA; TNPEE, terapiste ABA che erogano le sedute terapeutiche.
Sono destinatari potenziali tutti gli operatori che non possono più limitarsi a una conoscenza solo tecnica e devono essere in grado di leggere contesti sociali più ampi lavorando sulle proprie competenze educative e relazionali e partecipando attivamente alle scelte politico-sociali a favore della disabilità.

OBIETTIVI e FINALITÀ

L’intervento formativo si prefigge il raggiungimento dei seguenti obiettivi:

  • Migliorare la valutazione iniziale dei casi per le supervisioni
  • Analizzare i punti di difficoltà nella programmazione ABA
  • Impostare relazioni e criteri per la stesura delle relazioni (di valutazione e post ws)
  • Garantire l’efficacia della programmazione ABA
  • Migliore la relazione e collaborazione tra operatori

CONTENUTI

I contenuti dell’attività formativa sono:

  • definizioni e caratteristiche dell’analisi sperimentale del comportamento e dell’analisi applicata
  • tipi di interazione: principi, processi e concetti dell’analisi del comportamento diagnosi e assessment
  • metodologia della ricerca: valutazione sperimentale degli interventi e interpretazione dei dati
  • analisi del comportamento verbale
  • identificazione degli obiettivi, delle strategie e delle procedure di cambiamento-insegnamento
  • system support





LA PRESA IN CARICO DELLE PERSONE DISABILI

DESTINATARI

Educatori, Assistenti socioassistenziali, operatori sociosanitari, terapisti della riabilitazione, psicologi che lavorano presso strutture residenziali e diurne per la disabilità (RSA, RSD, CDD, CSS, CSE, SFA).
Sono destinatari potenziali tutti gli operatori che non possono più limitarsi a una conoscenza solo tecnica e devono essere in grado di leggere contesti sociali più ampi lavorando sulle proprie competenze educative e relazionali e partecipando attivamente alle scelte politico-sociali a favore della disabilità.

OBIETTIVI e FINALITÀ

La finalità generale dell’intervento formativo è quella di sostenere il lavoro di cura con la disabilità che supera la mera assistenza e si sposta sull’idea del prendersi cura. Ciò significa rispondere ai bisogni delle persone disabili, dando loro l’opportunità di stare con gli altri in situazioni di vita reale, di entrare a far parte integrante della comunità. L’intervento formativo, nello specifico, si prefigge il raggiungimento dei seguenti obiettivi:

  • Individuare nell’approccio educativo gli strumenti comunicativi più adeguati per gestire la relazione con l’utente
  • Prevenire comportamenti disfunzionali allo sviluppo e al mantenimento della personalità di ciascuno
  • Aiutare e accompagnare gli utenti in un percorso di autonomia
  • Riconoscere e definire l’aggressività e le sue manifestazioni
  • Riconoscere e definire gli eventi sentinella
  • Prevenire gli agiti
  • Affrontare l’aggressione (anche fisica) in maniera corretta

CONTENUTI

I contenuti dell’attività formativa sono:

1. COMPRENSIONE E RIDEFINIZIONE DI DISABILITA’

  • La disabilità cognitiva come struttura che connette
  • Approfondimenti specifici sui percorsi di crescita della persona
  • Comprensione e ridefinizione di comportamenti definiti “problematici”

2. DISABILITÀ COGNITIVA

  • Il linguaggio professionale tecnico, con particolare attenzione alla descrizione dei comportamenti dell’utente con disabilita cognitiva e degli interventi educativi mirati
  • Tecniche di analisi dei casi all’interno dell’equipe, con particolare attenzione all’ esplicitazione delle motivazioni professionali che determinano l’intervento educativo
  • Elementi di progettazione per la stesura di interventi educativi che integrino la disabilità intellettiva con la dimensione personale – storia, educazione, contesto sociale e culturale, filosofia di vita, esperienze, ecc. – del singolo utente

3. AGGRESSIVITÀ E DISABILITÀ

  • Definizione di aggressività e modelli di approccio
  • Auto – etero aggressività
  • Aggressività e frustrazione
  • Aggressività nelle principali patologie psichiatriche e con ritardo mentale
  • Strategie per gestire l’aggressività
  • Ricadute sul lavoro educativo





LE PRASSI EDUCATIVE NEI SERVIZI PER MINORI (0-6 ANNI)

DESTINATARI

Operatori educativi e educatori professionali che operano presso servizi educativi per minori nella fascia 0-6 anni (asilo nido, scuola materna, ludoteca, spaziogioco, nido famiglia).

OBIETTIVI e FINALITÀ

L’obbiettivo principale di questo intervento formativo è quello di fornire al personale educativo strumenti atti a favorire un efficace lavoro di equipe e una sempre maggior autonomia, nonché favorire la gestione del rapporto con le famiglie.
La formazione specifica è orientata alla costruzione di protocolli operativi che permettano alle educatrici di condividere le strategie e le modalità di intervento, nonché apprendere le corrette tecniche osservative per il controllo e la verifica del proprio operato e la stesura delle attività curriculari. Pertanto, gli obiettivi dell’intervento formativo sono i seguenti:

  • Fornire strumenti educativi ed osservativi per favorire un efficace lavoro di equipe
  • Rafforzare le competenze per raggiungere sempre una maggior autonomia dei bambini
  • Favorire la gestione del rapporto con le famiglie e approfondire lo strumento del colloquio
  • Fornire strumenti per la lettura e l’interpretazione dei bisogni dei bambini

CONTENUTI

I contenuti dell’attività formativa sono:

1. ACCOMPAGNAMENTO GENITORIALE NELL’AMBITO EDUCATIVO

  • Chi sono i genitori? Essere genitori, un ruolo chiave
  • Il gioco. Migliorare la relazione genitore-figli attraverso il gioco
  • Le emozioni. Accogliere pianti e crisi di rabbia in ambito familiare e professionale
  • I bisogni fisiologici e psicofisiologici dei bambini

2. PROBLEM SOLVING NEI SERVIZI 0-6 ANNI

  • Individuazione delle problematiche genitoriali emergenti nella struttura territoriale
  • Imprinting al problem solving dell’educatore nell’ambito della genitorialità
Tipologia
La relazione con il bambino autistico / 30 ore
Tipologia
L'analisi del comportamento: aspetti teorico-metodologici e applicazioni al disturbo / 30 ore
Tipologia
Le prassi educative nei servizi per minori (0-6 anni) / 30 ore
Tipologia
Qualità vita e condizioni di sostenibilità post-covid nelle comunità psichiatriche e residenzialità per cittadini con disabilità / 30 ore
Tipologia
Progettare e gestire l'accoglienza per minori stranieri non accompagnati / 40 ore
Tipologia
La presa incarico delle persone disabili / 30 ore
Tipologia
La gestione dell’emotività nella disabilità / 30 ore

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- La gestione dell’emotività nella disabilità
- Qualità vita e condizioni di sostenibilità post-covid nelle comunità psichiatriche e residenzialità per cittadini con disabilità
- La relazione con il bambino autistico
- Progettare e gestire l'accoglienza per minori stranieri non accompagnati
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