Perchè una Scuola Politica
L’idea di una Scuola Politica a carattere regionale nasce nel 2018 nell’ambito del Consiglio di Amministrazione di Irecoop Lombardia in forte condivisione con la Presidenza Regionale, con il Tavolo dei Direttori Regionali e con quello dei Responsabili delle singole Aree formative territoriali.
Rigenerare la visione politica appariva indispensabile ed urgente per un sistema di imprese mutualistiche alle prese con una fase storica caratterizzata da grande disorientamento generale, cambiamenti repentini, rarefazione dei luoghi collettivi in cui sintetizzare pensiero e progetti di futuro.
Lo è ancor di più oggi, all’indomani di una pandemia che ci ha travolto mettendoci difronte una situazione difficilissima e mai conosciuta prima.
L’urgenza di procedere spediti nel rinnovamento dei sistemi di rappresentanza ha trovato nella triste vicenda pandemica ulteriori conferme e questo richiamando come la sintesi di politiche di lungo respiro sia condizione sempre più necessaria per orientare in chiave positiva e sostenibile il percorso delle nostre imprese e quello dei sistemi di convivenza delle nostre comunità.
Proprio la rigenerazione di “buona rappresentanza” diviene dunque compito prioritario per un’associazione come la nostra in un tempo come il nostro.
Attraverso un investimento appassionato e determinato in chiave formativa, Politikḗ vuole essere un’occasione per andare in questa direzione.
La prima edizione della Scuola 2019-2020 [+]
La prima edizione (marzo 2019-gennaio 2020) ha riscosso un notevole consenso sia da parte dei 30 partecipanti sia da quello dei Territori che li hanno coinvolti in un’ottica strategica in vista dei rinnovi congressuali del 2020.
Le ragioni di questo successo sono riconducibili ai seguenti punti forza:
- La qualità delle docenze individuate capaci di portare contenuti d’alto profilo
- La scelta di muoversi su tematiche trasversali di scenario e prospettiva
- La scommessa su un gruppo di nuova generazione di dirigenti cooperatori impegnati su diversi settori
- Una metodologia coinvolgente e capace di costruire una piccola comunità di apprendimenti orientata al confronto e alla ricerca
- Un’organizzazione efficace ed efficiente del processo formativo capace di aprire spazi di pensiero, sintetizzare contenuti, rilanciare domande di prospettiva e tenere tutti connessi valorizzando sia il singolo che il gruppo
La seconda edizione 2021-2022 [+]
Se il taglio “politico” rimane al cuore del percorso formativo e dunque la centratura viene mantenuta sullo sguardo dei corsisti verso orizzonti di senso capaci di integrare gli sforzi dell’imprendere cooperativo, ecco che in questa seconda edizione sarà posta particolare attenzione alle tematiche che più riguardano da vicino le strategie di lavoro delle Federazioni: tematiche al centro del dibattito federale che potranno trovare in Politikḗ un luogo di elaborazione aperto e trasversale in grado di ricondurre, intrecciare, miscelare ed innovare le diverse questioni specifiche nel grande laboratorio di pensiero e sintesi rappresentato dalla comunità di apprendimento.
In questo lo sperimentare “dinamiche di spaesamento dal noto” può rivelarsi particolarmente utile e strategico per la costruzione di nuove prefigurazioni trasversali che costituiscano un linguaggio comune per reinterpretare le sfide che ci attendono nei diversi settori di azione. In questo senso l’intersettorialità, spesso evocata nei nostri documenti programmatici, potrà divenire concretamente oggetto di riflessione e di lavoro per immaginare possibili ed auspicate convergenze progettuali future tra le federazioni.
L’impianto metodologico della Scuola: un’aula aperta e connessa al sistema [+]
La scuola è pensata per essere un luogo stabile di confronto e apprendimento organizzato, dentro un orizzonte spazio-temporale definito. Si ispira al concetto più nobile dell’esperienza formativa, quale ambito di riflessione aperta, scambio di buone prassi e di visioni differenti, stimolo e incontro con la diversità di vedute.
Esperienza formativa intesa come “Lichtung”, cioè come occasione di stacco dal lavoro quotidiano, per riflettere e ampliare il proprio sistema riferimento, per sviluppare nuove visioni utili alla ri-significazione della prassi.
L’impianto prevede che venga mantenuta un’aula di 30 corsisti motivati personalmente e in condivisione con gli enti invianti che divenga progressivamente una “comunità d’apprendimento” definita e responsabilizzata interprete di un’esperienza importante e carica di aspettative.
Continuerà ad essere l’aula il cuore dell’esperienza non solo per i corsisti ma anche per il sistema nel suo complesso che potrà farvi riferimento in alcuni momenti specifici aperti ad altre figure e dirigenze.
La proposta prevede infatti, accanto alle sessioni dedicate ai corsisti individuati, momenti di allargamento dell’aula a dirigenti dell’organizzazione o a corsiti della prima edizione, nella logica per cui la formazione di nuove competenze per alcuni si integri con l’aggiornamento e la manutenzione dei saperi per altri.
Destinatari, obiettivi, tempi [+]
La seconda edizione sarà rivolta ad un gruppo di dirigenti di Confcooperative già impegnati o potenzialmente coinvolgibili nei Consigli Federali Regionali e territoriali in fase di scadenza/rinnovo.
Formare nuova rappresentanza federale significa offrire alle persone uno spazio dove mettere in comune il proprio punto di vista tenendo a riferimento la specificità dell’imprendere cooperativo e la necessaria prefigurazione di scenari futuri che ne consentano sviluppo e rigenerazione.
Obiettivi
Dal confronto aperto di questi anni e dall’esperienza pilota della prima edizione sino ad ora sono andati sempre più definendosi alcuni obiettivi prioritari da mettere al centro dell'esperienza formativa della scuola politica:
- Rileggere la mappa valoriale del nostro sistema di rappresentanza proiettando in chiave futura e trasversale alcune delle specificità presenti(mutualità, radicamento territoriale, economia sociale e circolare, etica di impresa, equità e giustizia dell’agire cooperativo relazione con le istituzioni e con le comunità …)
- Offrire ai corsisti degli strumenti di lettura di scenario globale per generare pensiero critico a partire da riconoscimento di elementi concettuali in contesti differenti
- Approfondire il contesto economico e sociale contemporaneo per definire meglio il posizionamento di Confcooperative e delle forme di rappresentanza federale necessarie nel futuro
- Rafforzare la componente politico-sindacale della nostra rappresentanza a livello locale e regionale mantenendo stabile la connessione con la politica dei servizi di Confcooperative
- Individuare nella trasversalità dell’azione cooperativa gli elementi comuni per declinare una visione di reale intersettorialità orientata allo sviluppo dei territori e delle comunità locali
Tempi
L’inizio della Scuola è previsto per il 15 e 16 novembre 2021 per concludersi ad aprile 2022 in coincidenza con la stagione assembleare delle federazioni.
L’impianto di massima prevede giornate da tenersi prioritariamente nella sede di Confcooperative Lombardia e alternate a incontri tenuti in FAD.
La cadenza delle giornate sarà bimensile.
I Docenti [+]
Piero Bassetti MODULO 1
Piero Bassetti è nato a Milano nel 1928, si è laureato in Economia e Commercio all'Università Bocconi, ha perfezionato gli studi come borsista Fulbright alla Cornell University, si è specializzato in Scienze Economiche alla London School of Economics. Consigliere e Assessore del Comune di Milano dal 1956 al 1970. Primo Presidente della Regione Lombardia dal 1970 al 1974, deputato al Parlamento dal 1976 al 1982; dal 1982 al 1997 è stato Presidente della Camera di Commercio Industria e Agricoltura di Milano nonché Presidente dell'Unione delle Camere di Commercio Italiane (Unioncamere) dal 1983 al 1992. Dal 1993 al 1999 è stato Presidente dell'Associazione delle Camere di Commercio Italiane all'estero (CCIE). Presiede Fondazione Giannino Bassetti e l'associazione di istituzioni Globus et Locus. Ha scritto Le Redini del Potere (Ceschina 1959), Occidente Scomodo (Vallecchi 1978), L'Italia si è rotta?(Laterza 1996), Milanesi senza Milano (Mursia 1999), Svegliamoci Italici! (Marsilio 2015) e Oltre lo Specchio di Alice (Guerini 2020). Sulla sua attività si sono soffermati molti studiosi, interpretandone i tratti sia nel libro Milano tra ricostruzione e globalizzazione. Dalle carte dell'archivio di Piero Bassetti (Rubbettino, 2011) sia in Guardare Oltre di Francesco Samorè (Carocci Editore, 2019)
Vera Gheno MODULO 1
Sociolinguista, specializzata in comunicazione mediata dal computer. Insegna all’Università di Firenze, è stata collaboratrice dell’Accademia della Crusca e lavora con Zanichelli. Tra i suoi libri: Social-linguistica. Italiano e italiani dei social network (Cesati 2017), Tienilo acceso (Longanesi 2018), Potere alle parole (Einaudi2019), Femminili singolari (Effequ 2019)
Emanuela Griglié MODULO 1
Giornalista, scrive per La Stampa e Repubblica Salute, principalmente di innovazione, cultura digitale e scienza. Insieme a Guido Romeo ha scritto Per soli uomini. Il maschilismo dei dati, dalla ricerca scientifica al design (Codice 2021)
Rocco Scolozzi MODULO 1
Formatore di system thinking & system dynamics, socio-fondatore di skopìa srl, ricercatore presso l’Università di Trento. Il pensiero sistemico si propone di riconoscere le interdipendenze tra elementi di sistemi sociali o ambientali per poterne cogliere le dinamiche ricorrenti e per agire in modo più efficace quando tali dinamiche non sono desiderabili.
Paola Bonini MODULO 2
Si occupa di cultura, comunicazione e media digitali. Pubblicista, ha collaborato con numerose testate giornalistiche, case editrici e agenzie di comunicazione. Dal 2012 al 2016 è stata la prima Social Media Director del Comune di Milano e ha coordinato progetti di comunicazione politica. Svolge attività di formazione per professionisti, aziende e atenei; dal 2017 è consulente della Direzione Digital di Rai Radiotelevisione Italiana.
Francesco Cancellato MODULO 2
Direttore responsabile del giornale online Fanpage.it. Dal 2014 al 2019 è stato direttore del quotidiano online Linkiesta.it. È autore di Fattore G. Perché i tedeschi hanno ragione (UBE, 2016), Né sfruttati né bamboccioni. Risolvere la questione generazionale per salvare l’Italia (Egea, 2018) e Il Muro. 15 storie dalla fine della guerra fredda (Egea, 2019)
Giampaolo Azzoni MODULO 3
Giurista e filosofo, professore ordinario di teoria generale del diritto e filosofia del diritto, direttore del Centro di etica generale e applicata. È stato per due mandati presidente dei corsi di laurea in comunicazione dell’Università di Pavia, di cui attualmente è prorettore. All’attività accademica e di ricerca ha associato l’impegno professionale nelle associazioni datoriali e nella consulenza d’impresa, dove ha assistito organizzazioni nazionali e internazionali in programmi di comunicazione interna, responsabilità sociale e change management.
Giada Messetti MODULO 4
Laureata in cinese all’Università di Venezia, nel 2005 si trasferisce a Pechino dove collabora con le principali testate italiane - Rai, Corriere della Sera, Repubblica, Radio Popolare, Diario. Rientrata in Italia nel 2011 approda alla scrittura televisiva. Attualmente è autrice del programma #Cartabianca in onda suRai3. Insieme a Simone Pieranni ha ideato e condotto il podcast sulla Cina Risciò. Ha pubblicato Nella testa del Dragone – Identità e Ambizioni della Nuova Cina (Mondadori)
Simone Pieranni MODULO 4
Laureato in Scienze Politiche, nel 2009 ha fondato China Files, agenzia editoriale con sede a Pechin0 che collabora con media italiani. Dal 2006 al 2014 ha vissuto in Cina. Dal 2014 lavora alla redazione esteri de Il Manifesto. Insieme a Giada Messetti ha ideato e condotto il podcast sulla Cina Risciò. È autore di Brand Tibet (Derive Approdi, 2010), Cina Globale (Manifestolibri, 2017) e di Red Mirror, il nostro futuro si scrive in Cina (Laterza, 2020).
Angela Simone MODULO 4
Laureata in Biotecnologie farmaceutiche, ha un master in Comunicazione della Scienza e un Dottorato in Diritto e Nuove tecnologie-Bioetica. Esperta di public engagement e metodi partecipativi, dal 2010collabora con Fondazione Giannino Bassetti, ideando, scrivendo e gestendo progetti nazionali ed europei sulla Responsible Research and innovation (RRI). E’ socia dell’agenzia di comunicazione scientifica Formicablu srl. E’ autrice, insieme alla staminalista Valentina Fossati, del volume Curarsi nel futuro. Come staminali e terapia genica stanno cambiando la medicina (Zanichelli). Attualmente è coordinatrice del progetto H2020TRANSFORM, il cui obiettivo è integrare metodi strutturati di coinvolgimento dei cittadini nel disegno di policy sull’innovazione.
Chiara Bisconti MODULO 6
Dal 2011 al 2016 assessore al Benessere, Qualità della vita, Sport e Tempo libero del Comune di Milano nella giunta Pisapia. Precedentemente Direttrice Risorse umane di Sanpellegrino Spa (gruppo Nestlé Waters Italy) dove ha promosso il Gender Balance project con l’obiettivo di promuovere le donne all’interno del gruppo Nestlé. Attualmente lavora nella consulenza su temi di Lavoro Agile.
Cristina Grasseni MODULO 7
Professoressa di Antropologia e direttrice scientifica all’Institute of Cultural Anthropology and Development Sociology, dell’Università di Leiden, in Olanda. Dal 2006 al 2011 è stata coordinatrice scientifica di Fondazione Giannino Bassetti. Si è formata in Filosofia, Storia della Scienza e Antropologia alle Università di Pavia, Cambridge e Manchester. Radcliffe Fellow e Visiting Scholar (2012/2014) all'Università di Harvard, è stata ricercatrice all'Università degli Studi di Bergamo. Tra le sue pubblicazioni, Beyond Alternative Food Networks (Berg, exp. October 2013) e La reinvenzione del Cibo. Culture del gusto fra tradizione e globalizzazione ai piedi delle Alpi (Qui Edit, 2007)
Maurizio Bettiga MODULO 7
Ha conseguito un MSc e un PhD in Biotecnologie Industriali presso l’Università di Milano-Bicocca. Nel 2006si è trasferito in Svezia, dove ha lavorato come ricercatore sull'ingegneria metabolica del lievito di birra per la produzione di bioetanolo di seconda generazione. Nel 2010 a Goteborg, è diventato Assistant professor presso la Chalmers University of Technology. Ora è ricercatore senior presso la divisione di Biotecnologia industriale, dipartimento di Biologia e ingegneria biologica. E’ fondatore e proprietario di EviKrets Biobased Processes Consultants, rete di consulenti sulla produzione bio-based. E’ consulente scientifico e tecnico pro bono di iniziative benefiche che promuovono lo sviluppo sostenibile in aree semi-aride in Sud America e Africa.
Antonio Casilli MODULO 8
Sociologo, professore all’università Telecom Paris (scuola di ingegneria delle telecomunicazioni dell’Institut Polytechnique de Paris), ricercatore associato alla Ecole Des Hautes Etudes en Sciences Sociales, dal 2007coordina il seminario “Studiare le culture digitali”. Nel suo ultimo libro Schiavi del clic. Perché lavoriamo tutti per il nuovo capitalismo? (Feltrinelli 2021) esplora le strategie e le regole del neo-taylorismo, fondato sulla capacità dei giganti digitali di estrarre dai propri utenti gesti produttivi non remunerati. Servono tutti gli strumenti della sociologia e della scienza politica, del diritto e dell’informatica per approfondire le logiche economiche della società immersa nelle piattaforme digitali.
Maria Grazia Mattei MODULO 8
Laureata in Critica d’Arte, nel 1995 ha fondato la Mattei Digital Communication. Indaga i territori del digitale nelle sue inclinazioni sociali, culturali ed antropologiche. Dal 2005 dirige Meet the Media Guru, ciclo di incontri e confronti internazionali che nel 2018, con il supporto di Fondazione Cariplo, è confluito in MEET, il centro internazionale per la cultura digitale con sede a Milano.
Elisabetta Donati MODULO 9
Sociologa, ricercatrice, si è occupata di pari opportunità, policy pubbliche, invecchiamento e trasformazioni familiari. Ha svolto attività di ricerca in Italia e all'estero e insegnato presso diversi Atenei. Dal 2020 è responsabile della segreteria scientifica della Fondazione Ravasi Garzanti, che opera nel territorio milanese e nelle province limitrofe per migliorare le condizioni di vita delle persone anziane, in particolare.
Nicola Palmarini MODULO 9
Esperto di innovazione e intelligenza artificiale, è direttore del National Innovation Centre for Ageing (Nica), l'organizzazione creata dal Governo britannico per lo sviluppo e la promozione di soluzioni innovative dedicate alla longevity economy. In passato è stato responsabile di Ethics AI presso l’MIT-IBM Watson AILab di Boston e di AI for Healthy Ageing per IBM Research. Fra le sue pubblicazioni più recenti: Immortali: Economia per i nuovi highlander (Egea, 2019), Le infiltrate: Ragazze e tecnologia, stereotipi e opportunità (Egea,2016), Lavorare o collaborare? Networking sociale e modelli organizzativi del futuro (Egea, 2012).